Le pistole sparachiodi, o chiodatrici, possono rivelarsi strumenti utilissimi per molti lavori diversi.

Ecco dunque una pratica guida su come scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze.

Come scegliere una chiodatrice

Come in tantissimi altri contesti, per scegliere la giusta chiodatrice sarà fondamentale individuare l’esatto utilizzo che si intende farne. Infatti, questi utensili non sono solamente dedicati ai lavori in cantiere, bensì anche al fai-da-te e ai comuni lavoretti domestici.

Tant’è che sul mercato si possono trovare modelli più e meno economici e adatti a tutti i tipi di impiego. Inoltre, come si avrà modo di vedere continuando con la lettura, esistono moltissime tipologie di questi strumenti perfette per soddisfare ogni necessità.

Inoltre, una sparachiodi potrà essere utilizzata non soltanto per la falegnameria, ma anche per le stoffe.

Sparachiodi: le caratteristiche fondamentali

Prima di acquistare un utensile di questo tipo, è importante controllare alcuni dettagli, specialmente nel caso in cui non si fosse già abbastanza esperti.

Questi sono rappresentati fondamentalmente dal tipo di alimentazione dello strumento, che può essere elettrica, a gas, a batteria, o pneumatica sfruttando l’aria compressa di un compressore. Inoltre, i modelli possono differire anche per quanto riguarda il calibro del chiodo che possono sparare.

Oltretutto, il modo in cui viene alimentata una chiodatrice influirà notevolmente sulla tipologia di lavoro che sarà possibile svolgere con la sparachiodi.

Chiodatrici elettriche e a batteria

Queste chiodatrici sono chiaramente equipaggiate con un motore elettrico, caratteristica che le rende molto efficienti data anche la poca manutenzione richiesta.

Le versioni disponibili sono sostanzialmente due, una provvista di presa elettrica cablata e una che funziona tramite l’energia racchiusa in una batteria.

Il principale vantaggio della prima è legato all’assenza di limiti di utilizzo all’interno dell’area di applicazione, variabile in base alla lunghezza del cavo. Al contrario, le sparachiodi a batteria possono essere impiegate davvero ovunque, prestando attenzione alla carica delle batterie che, ovviamente, garantiranno un’autonomia limitata, pari a circa 60 minuti di utilizzo intensivo.

Tuttavia, uno svantaggio dei modelli a batteria è rappresentato dalla potenza che la chiodatrice sarà in grado di fornire all’utilizzatore. Di conseguenza, questi modelli sono poco indicati per lo svolgimento di lavori pesanti, come ad esempio la carpenteria o l’intelaiatura.

Sparachiodi pneumatiche e ad aria compressa

Queste pistole sparachiodi sono decisamente più potenti se paragonate a quelle appena viste, infatti sfruttano la forza dell’aria compressa per funzionare e svolgere il loro compito. I modelli pneumatici risultano particolarmente apprezzati dai professionisti e devono essere collegate a un compressore d’aria. Inoltre, saranno decisamente più economiche di quelle elettriche, ma necessiteranno di molti più interventi di manutenzione e cura nel tempo. A tal proposito, qualora si abbia la necessità di riparare uno di questi utensili sarà possibile rivolgersi ad AR Assemblaggio, una ditta con esperienza pluriennale in grado di fornire tutta l’assistenza tecnica necessaria alle imprese.

Di conseguenza, risulteranno per lo più poco adatte a tutti coloro che si dedicano soltanto a piccoli lavoretti di fai-da-te, o comunque per tutti gli utenti inesperti.

Chiodatrici a gas

Quest’ultima tipologia di chiodatrici rappresentano una specie di evoluzione di quelle precedentemente descritte. Infatti, la principale differenza è legata alla capacità di funzionare senza essere collegate all’aria compressa e dunque nemmeno a un compressore.

Così facendo è possibile scongiurare ogni problematica legata alla portabilità, specialmente nel caso in cui non sia possibile installare un compressore sul luogo di lavoro. Ricorrendo a questi utensili sarà possibile sparare i chiodi grazie alla forza del gas contenuto in una bomboletta ad alta pressione. Tuttavia, le prestazioni di questi prodotti, benché superiori a quelle delle chiodatrici elettriche, non raggiungeranno quelle delle sparachiodi pneumatiche con collegamento all’aria compressa.